Trovare una ditta per organizzare un trasloco internazionale come può essere il trasloco dall’Italia a Ginevra può essere sicuramente un processo lungo e difficile.
L’aiuto per una migliore ricerca ti può venire dall’elenco delle aziende d’Italia, che dovrai leggere con calma raffrontando con le recensioni di clienti passati che hanno già utilizzato il servizio.
Troverai varie informazioni e recapiti per contattare l’azienda di traslochi così potrai ricevere, anche direttamente sulla loro pagina web, un preventivo gratuito per il tuo trasloco a Ginevra.
È importante confrontare i prezzi con le altre ditte e scegliere quella che fa meglio per te non solo in base alla cifra finale ma anche in base ai servizi offerti.
I prezzi di un trasloco possono essere variabili. Facendo degli esempio: per un trasloco da Milano a Ginevra la cifra può andare dai 900 ai 1300 euro, ma già partendo da Roma la cifra sale da un minimo di 1400 fino a un massimo di 2100.
Il prezzo per un trasloco con città di partenza Napoli è ancora più costoso: tra i 1700 euro e i 2400 euro.
Questi sono ovviamente dei prezzi indicativi fatti su delle stime medie per un appartamento trilocale, a cui si escludono gli elettrodomestici di grandi dimensioni.
Per il trasloco, ma anche solo per l’affitto di una casa ammobiliata in Svizzera, bisogna tener conto della necessità dei seguenti documenti: una copia di un documento di identità, il permesso di soggiorno, l’estratto del registro di esecuzioni, documenti sullo stipendio come le ultime buste paga o, in alternativa, una copia del proprio contratto di lavoro, prove del pagamento del primo mese d’affitto, garanzie bancarie e una copia dell’assicurazione di responsabilità civile.
Come funziona il lavoro a Ginevra
Ginevra, assieme a Zurigo, è un grande polo economico e finanziario all’interno della svizzera. La città ha molti sbocchi lavorativi, il suo tasso di disoccupazione (aggiornato a Dicembre 2018) è infatti solo del 4,4%.
Ottenendo il permesso di soggiorno si avrà automaticamente validità come permesso di lavoro: per averlo è sufficiente recarsi al Comune svizzero entro e non oltre i 14 giorni dall’arrivo nello stato, comunicando la propria presenza.
Ricordate di portare un valido documento d’identità e un attestato fornito dal datore di lavoro con tutte le informazioni circa l’impiego e la durata del lavoro perché tali informazioni diversificano il tipo di permesso che viene concesso.
Di norma, viene dato un permesso L ai lavoratori con contratti inferiori a un anno o un permesso B per contratti superiori a un anno.
In seguito, sarà possibile ottenere un permesso di tipo C, una volta superati i 5 anni di soggiorno regolare senza interruzione su territorio svizzero.
Avere un’idea più chiara sugli stipendi in Svizzera è essenziale, visto il costo della vita più alto rispetto all’Italia. Per questo motivo, l’ufficio federale di statistica offre sul proprio sito web un calcolatore di salario utile per avere informazioni utili circa la paga del proprio lavoro: a questo scopo, nel 2014 sono stati raccolti dati su 750 mila stipendi nel settore privato svizzero.
Anche il sistema sanitario è diverso rispetto a quello a cui siamo abituati.
Dopo il trasferimento, la legge federale sull’assicurazione malattie prevede che entro tre mesi dall’arrivo bisogna stipulare un’assicurazione sanitaria di base.
Nonostante le rimostranze, il sistema sanitario svizzero attraverso il sistema della assicurazioni sanitarie è al secondo posto in europa secondo l’Health Consumer Powerhouse dopo le rivelazioni del 2017. Resta indubbio che risulti comunque molto costoso.
L’assicurazione sanitaria obbligatoria è gratuita per i minorenni, ma la base minima per gli adulti è di 300CHF a cui si possono aggiungere vari servizi supplementari che possono portare il prezzo da 500 a 2500CHF per le assicurazioni degli adulti e da 100 a 600CHF per quelle dei minorenni.
Oltre alla quota minima si aggiunge una partecipazione del 10% alle spese di eventuali cure che si ricevono, una volta superato l’ammontare della franchigia.
Cosa coprono le assicurazioni sanitarie svizzere? Tra le tante cose: l’assicurazione obbligatoria copre prescrizioni di farmaci, costi di trattamento ospedalieri, servizi stradali dell’ambulanza, cure d’emergenza, esami e costi di maternità.
Nei contratti lavorativi è solitamente inclusa una copertura sugli infortuni professionali per lavori che non superano le 8 ore settimanali, e anche gli infortuni non professionali se invece il valore di 8 ore è superato.
I posti migliori per abitare a Ginevra
Le zone preferite per le famiglie che traslocano a Ginevra sono queste:
Grottes Saint-Gervais è un distretto tra i più serviti della città, sia per il numero di scuole e asili che per il numero di parchi, servizi, ristoranti, supermercati, addirittura attraversato dalla stazione ferroviaria.
L’ambiente di questa zona è multiculturale, sente molto il senso di comunità, le persone che ci abitano pensano al bene comune della zona talmente tanto che dal 2009 al 2014 gli abitanti hanno avuto un contratto di quartiere con 10 progetti da far approvare al consiglio amministrativo cittadino.
Champel è un quartiere con una posizione centrale e molti servizi. È principalmente una zona residenziale, con pochi negozi e servizi di ristoro, ma una linea ferroviaria CEVA è già in costruzione per collegare tutti i quartieri attorno.
Quest’area è stata scelta tra le fermate con un tunnel che servirà anche a raggiungere direttamente l’Ospedale Universitario di Ginevra.
Chenes-Bougeries è una zona un po’ distaccata dal centro di Ginevra, ma offre comunque ai suoi abitanti eccellenti mezzi pubblici tra cui tram e bus per collegamenti verso il centro e le altre zone d’interesse della città.
L’area è molto famosa per le sue scuole, tra le quali spicca l’International School of Geneva, e altre strutture sportive.
Ginevra è nota per essere un’area multiculturale e con grande cultura del lavoro, ecco perché il sistema offre sempre un ottimo servizio scolastico orientato alla formazione professionale.
Lo stato spende in istruzione quasi il doppio rispetto all’Italia: nel 2014 la svizzera ha utilizzato il 14% della sua spesa pubblica, contro il 7% italiano.
L’università di Ginevra è tra le più economiche della svizzera, con rette da 900 euro l’anno e 7 facoltà tra cui scegliere.
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